Cos'è la sindrome da occhio secco?
 
Cos'è la sindrome da occhio secco?

Hai messo svariati colliri ma non riesci a risolvere il continuo fastidio e rossore dei tuoi occhi?
Le lenti a contatto diventano difficili da portare?
Potrebbe trattarsi della malattia dell’occhio secco,
il nostro studio si occupa da tempo di questo problema, sapremo aiutarti.

La Sindrome da Disfunzione Lacrimale, conosciuta come Occhio Secco, è una patologia che impiega anni a manifestarsi e che può peggiorare se non curata.
Si stima che al mondo oltre 350 milioni di persone soffrono di questo disturbo.
In Italia ne soffre ne soffre il 25% della popolazione in particolare le donne dai 45 anni in poi (45%) e in menopausa (90%).

La sindrome si manifesta in due principali forme: quella derivante da eccessiva evaporazione lacrimale (dislacrimia) e quella causata da ridotta produzione lacrimale (ipolacrimia).

Il film lacrimale è composto da tre strati: mucinico, il più interno, a contatto con la cornea, acquoso quello intermedio e lipidico il più esterno e che protegge dalla rapida evaporazione e conseguente rottura del film lacrimale generando una zona asciutta sulla cornea che provoca l’immediato riflesso di chiusura delle palpebre per ridistribuire il film lacrimale sulla cornea.

L’eccessiva evaporazione lacrimale, che è la causa dell’86% dei casi di occhio secco, è provocata dall’ostruzione delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre, circa 25 – 40 sulla palpebra superiore, 20 – 30 su quella inferiore .
Tale patologia riguardante l’ostruzione dei dotti ghiandolari è nota come Disfunzione delle ghiandole di Meibomio (M.G. D. Meibomian Glands Disfunction ). Clicca qui per leggere l’approfondimento pubblicato su Ophtalmology.

Queste ghiandole sono responsabili della produzione dello strato lipidico delle lacrimale, quando non funzionano correttamente non secernono sufficiente sostanza oleosa nel film lacrimale dando al paziente la sensazione di bruciore e di corpo estraneo, posso provocare seri danni alla cornea.

Di conseguenza le lacrime, che servono a lubrificare gli occhi e a proteggerli, evaporano troppo velocemente, uno strato lipidico insufficiente può causare un’evaporazione lacrimale da 4 a 16 volte più rapida.

La ridotta produzione invece si verifica quando le ghiandole lacrimali non creano una quantità sufficiente di soluzione acquosa in grado di mantenere l’umidità oculare, solitamente presenti in malattie autoimmuni come la Sindrome di Sjogren, sclerodermia ecc.
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO PIÙ COMUNI DELLA SINDROME DA OCCHIO SECCO?

Le modifiche degli equilibri ormonali nelle donne durante la menopausa, in particolare i diminuiti livelli di estrogeni, possono causare una progressiva atrofia delle ghiandole di Meibomio, che ostruendosi, riducono la quantità di secrezione lipidica. La diminuzione dei livelli di estrogeni può favorire le condizioni in base alle quali i batteri come lo stafilococco proliferano nelle ghiandole di Meibomio. Questo si traduce in una diminuzione del livello di secrezione oleosa.
Altri fattori che possono causare o aggravare la disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono l’età, l’uso e l’igiene delle lenti a contatto, l’uso di cosmetici e alcune malattie, in particolare il diabete e alcuni farmaci come la isotretinoina utilizzata per la cura dell’acne, i colliri usati per la terapia del glaucoma.

In generale anche le abitudini di vita del paziente influiscono negativamente come l’uso prolungato del computer, smartphone o tablet, ambienti con aria secca, dieta alimentare, scarsa idratazione.

TERAPIA

La terapia va prescritta dal medico oculista dopo la valutazione dei dati clinici e strumentali, vanno evitate le automedicazioni decise dal paziente, i colliri lubrificanti non sono tutti uguali!

Hai qualche domanda da porci? Non esitare a contattarci 0923 956464